Il linguaggio del corpo
La comunicazione verbale è il mezzo che utilizziamo maggiormente per interagire con le persone che ci circondano.
Ma siamo sicuri che sia il più importante veicolo con cui noi comunichiamo all’altro?
Secondo gli studi dello psicologo statunitense Albert Mehrabian, che alla fine degli anni ’60 concentrò le sue ricerche sui diversi tipi di comunicazione, quella verbale conta solo un 7% nel totale.
Molto più importanti delle parole stesse risultano essere il tono o il volume della nostra voce.
Ma soprattutto, la percentuale più alta, ben il 55%, lo occupa la comunicazione non verbale, ovvero tutto quello che noi non diciamo, ma che il nostro corpo, consciamente o meno, esprime.
Sembra proprio che le nostre emozioni traspaiano dai nostri gesti e a raccontare qualcosa di noi ci pensa il modo in cui ci muoviamo.
Mantenere una postura composta è buona regola in occasioni importanti, quali un colloquio di lavoro, quanto in un ambiente informale. Denota stima di sé, attenzione ed energia per affrontare le situazioni più stressanti.
Lo stress infatti è uno dei sintomi più difficile da nascondere e a tradirci sono proprio le nostre mani. Il disagio che proviamo in qualche particolare situazione si manifesta proprio nel giocare con le mani e con le unghie, e sovente questo avviene in modo del tutto inconscio e incontrollato.
Le braccia incrociate esprimono chiusura, una protezione dall’ambiente esterno.
Anche i nostri occhi durante una conversazione dicono molto.
Se reggiamo lo sguardo del nostro interlocutore dimostriamo non solo attenzione, ma anche sicurezza.
Uno sguardo sfuggente può essere infatti sintomo di un’estrema timidezza, ma anche di voler nascondere qualcosa.
Qualcuno, di attento ed esperto, dai nostri occhi potrebbe anche riuscire a capire se stiamo mentendo, a seconda di dove involontariamente rivolgiamo lo sguardo, tecniche usate dalle Forze dell’Ordine durante gli interrogatori.
Prendiamoci del tempo, proviamo ad analizzare i nostri comportamenti non verbali e i segnali che noi mandiamo agli altri. Scopriremo sicuramente un nuovo “io” che traspare agli altri e che noi non conoscevamo.
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